LAQUILA – Respinta in Consiglio regionale la risoluzione presentata stamane dai consiglieri Marianna Scoccia, Silvio Paolucci e Pierpaolo Pietrucci, che avrebbe impegnato il Presidente Marsilio e l’Assessore Verì a restituire i fondi sottratti all’ospedale di Sulmona.
“Alla delibera di Giunta n. 69/2022 che cancella quanto il governo di centrosinistra aveva predisposto a favore del nosocomio dell’Annunziata 30 milioni di euro fa seguito il respingimento della risoluzione, discussa nella seduta odierna del Consiglio Regionale, che avrebbe consentito il ripristino dei fondi sottratti” scrivono i tre consiglieri di opposizione riferendosi al voto contrario della maggioranza.
“Vogliamo sottolineare che durante la scorsa legislatura, anticipando l’accordo dì programma e alla luce proprio della grave situazione infrastrutturale dell’Ospedale di Sulmona, si intervenne con risorse proprie Regionale – sostengono i tre – realizzando in appena 4 anni la nuova ala del Presidio Ss. Annunziata e si deliberò di incrementare le risorse dedicate fino a 30 mln per procedere al riscatto e per consentire nuovi interventi con l’opzione di reinvestire comunque su Sulmona. Non si tratta, infatti, di azioni residuali, ma di interventi capaci di migliorare la situazione della struttura. Il 14 febbraio scorso la giunta di centrodestra ha rimodulato i fondi per l’edilizia sanitaria, depennando di fatto i 30 milioni destinati a Sulmona e che dovevano servire in parte per il riscatto del leasing in costruendo (20 milioni di euro per la struttura già realizzata) e in parte (i restanti 10 milioni) per l’ultimazione del nosocomio peligno con la realizzazione della pista di atterraggio per gli elicotteri, la demolizione dell’ala vecchia e l’interramento della centrale tecnica. Dopo 37 mesi di silenzio assoluto questa giunta ha firmato il primo atto programmatorio in tema di sanità ed è un atto che toglie a Sulmona 30 milioni di euro: Non a caso non sappiamo neanche che fine abbiano fatto la Stroke Unit, la risonanza magnetica e tutti gli annunci e le previsioni fatte sull’ospedale di Sulmona. Inoltre il costo della mobilità passiva generata dalle scelte scellerate del Governo Regionale peseranno per decenni sulle spalle degli Abruzzesi
“Ulteriore nota dolente, il vero e proprio dileguarsi dell’altra rappresentante del Territorio Peligno, Antonietta La Porta, che ha preferito lasciare l’aula appena prima che si illustrasse la Risoluzione e che, di conseguenza, ha deliberatamente scelto di non votare un provvedimento a sostegno del Nosocomio di Sulmona. È impensabile – concludono Scoccia, Paolucci e Pietrucci – che dopo tre anni chi governa non sia capace di andare oltre la propaganda, come lo è che si rinunci a quanto già deciso e avviato, per avallare le promesse fatte altrove: continueremo a chiedere con forza il ripristino immediato delle risorse sottratte”.